Addosso

C’è chi la vita te la racconta.
E c’è chi te la vive.
Addosso.
Ci sono persone che nella tua vita fanno la differenza, che non sia fatta necessariamente di presenza fisica, ma di presenza.
Che sia una voce, una frase, una risata, una carezza o un silenzio, ci sono persone che entrano nella tua vita e nelle tue giornate e le cambiano, lasciano un segno, ti danno un senso, le senti addosso.
Addosso come un cappotto caldo quando fuori c’è il gelo, come entrare in acqua dopo ore al sole, come una birra ghiacciata quando sei morto di sete. Si, insomma, come la cosa migliore che ti possa capitare esattamente in quel momento, non un attimo prima e non un attimo dopo.
Chiamano “chimica” quella inspiegabile attrazione che lega all’ improvviso due persone, ed effettivamente una reazione è, alla quale ci si può sottrarre, sì… ma che non si può evitare.
La chimica la riconosci perché ti porta a pensare a quella persona anche quando non ne hai un reale motivo, anche quando nulla razionalmente ti dovrebbe portare lì, quando dovresti essere concentrata su altro, o su qualcun altro.
La chimica la riconosci perché spesso ti rincoglionisce, perché spesso gioca a dadi con il tuo destino, con quello che è giusto per te.
Le affinità elettive non hanno bisogno di molte cerimonie, il più delle volte basta uno sguardo e ci si è capiti, molte volte non occorre nemmeno quello: è immediatezza di comprensione, scorrevolezza di comunicazione.
Non avviene solo tra uomo e donna, non è legata necessariamente all ’attrazione sessuale, non va sminuita così.
La chimica ti avvicina qualcuno, ti avvicina a qualcuno e il tempo prima viene annullato, resta un vago ricordo.
Credo che nei rapporti, se ci si affanna per legare a sé le persone, se ci si snatura, se si cerca di imporre la propria presenza, si parte dal presupposto sbagliato, si ottiene l’effetto contrario.
I rapporti devono nascere e vivere nella naturalezza e le persone non vanno rincorse.
Con il tempo, con l’esperienza, ho imparato a lasciar andare le persone, e quando vedo qualcuno che ancora non riesce a farlo, provo un’immensa tenerezza.
Nessuno si trattiene, e a nessuno ci si para davanti.
La presenza va sussurrata.
E’ una danza su scarpe da punta: delicatissima, di equilibrio.
Quando incontri le persone su scarpe da punta, non importa quanto lontane o diverse da te siano, sai che la vita non vengono a raccontartela, vengono a vivertela, addosso.

4 Comments
  • @widerob

    2 agosto 2015 at 17:54

    Una inspiegabile e magica alchimia ed una forza di attrazione talmente forte ed inarrestabile, ci legano con fili invisibili che non lasciano segni o cicatrici e riempiono i nostri cammini. Occorre far si che questi fili non diventino mai gabbie, seppur dorate.
    @widerob

    • Valentina

      2 agosto 2015 at 22:07

      Esatto, sono fili di seta, invisibili e fortissimi.
      grazie per essere passato, e per esserti fermato.
      Buonanotte

  • Quasiblu

    12 settembre 2015 at 4:44

    E mi chiedo se, in quel che dici, che condivido, ci sia e quanto conti una componente razionale, si, proprio così. È solo chimica come dici tu? Incastro più o meno casuale? Non è anche una scelta precisa di voler esser in un certo posto in quel certo momento e non in un altro? Non è un voler distogliere lo sguardo da ogni altrove e prendere una strada e solo quella? Attribuiamo al cuore alla chimica tutte le cose apparentemente inspiegabili, ma se invece la ragione avesse il suo ruolo? Se le affinità elettive fossero si un riconoscersi ma anche un volersi come atto di volontà? E se poi la razionalità fosse un sentimento tutt’altro che freddo?

    • Valentina

      21 settembre 2015 at 20:02

      L’argomento è talmente delicato e variabile che davvero potrebbe essere valido tutto ed il contrario di tutto. Per quel che mi riguarda, la chimica è il motore primo, su cui poi bisogna coltivare, nutrire, innaffiare. E’ faticoso ma importante.
      Grazie…